Archivi del mese: ottobre 2013

“Il maialibro” su Hey Kiddo!

http://heykiddo.it/novita/in-libreria/benvenuti-casa-mailozzi-il-maialibro/

 

 

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Benvenuti in casa Mailozzi: “Il maialibro”

 

0ottobre 30th, 201
3, In In libreria, by

Il signor Maialozzi e i suoi due figli, Simone e Luca, vivono in una bella casa, con un bel giardino e una bella macchina. In casa c’è anche la moglie del signor Maialozzi ed è lei che deve pensare a tutto. La mattina, seduti a tavola, il marito e i figli pretendono a gran voce la colazione: hanno un lavoro importantissimo e una scuola importantissima a cui recarsi. La moglie, rimasta sola a casa, lava le tazze della colazione, passa l’aspirapolvere riordina i letti, poi va anche lei al lavoro. La sera, rientrati tutti a casa, il signor Maialozzi e i figli chiedono che sia pronta in fretta la cena, dato che sono tornati da un importantissimo lavoro e da un’importantissima scuola, poi i tre uomini di casa possono buttarsi sul divano davanti al televisore prima di andare a letto. Mentre tutti dormono già, la signora Maialozzi ha ancora da lavare i piatti, fare il bucato, stirare e cucinare per il giorno dopo. Può una famiglia andare avanti in questo modo? La signora Maialozzi proprio non ce la fa più e così un giorno va via, lasciando per i figli e il marito solo un biglietto con tre semplici parole: “Siete dei maiali!” Luca, Simone e il signor Maialozzi, una volta rimasti soli, si trasformano veramente in maiali e come tali si comportano sempre più. Che cosa succederà ai tre maiali rimasti soli in una casa sempre più sporca e disordinata? E dove sarà finita la signora Maialozzi

 

Lo lasciamo scoprire a voi grazie a questo bel Il  maialibro, un albo che arriva in Italia grazie a Kalandraka.

Questo libro, il cui titolo originale è Piggybook, risale al 1986, testi e illustrazioni sono di Anthony Browne, stimatissimo autore inglese (nel 2000 ha vinto il Premio Hans Christian Andersen conferito all’ insieme della sua opera). Il tono surreale, all’interno di una realtà quotidiana molto ben definita, l’attenzione ai dettagli, lo scarto dei colori che divide, inizialmente, il mondo della madre e moglie da quello di marito e figli, permette al lettore di entrare all’interno della storia con stupore e un sorriso. Sono importanti, è vero, il lavoro del signor Maialozzi e la scuola di Luca e Simone; ma quanto è importante la signora Maialozzi che, in copertina, porta sulle spalle marito e figli e il suo tempo? Tantissimo.

 

Visioni da Sàrmede, “Le immagini della fantasia” 2013

Si è inaugurata a Sàrmede la 31esima edizione de “Le immagini della fantasia”. Come avevamo anticipato su questo blog ecco intanto un pò di cronologia di immagini dalla mostra, visitabile fino al 19 gennaio 2014, con gli autori che hanno pubblicato per Kalandraka.

In fondo le schede dei libri illustrati dagli autori in mostra, dal nostro catalogo

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PACECHO ANCORA Gabriel Pacheco, ospite di onore, Messico

Sotto tre tavole da  “Il pulcinetto del boschetto”, racconto tradizionale illustrato per Kalandraka  da Gabriel Pacheco

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MIGUEL TANCOMiguel Tanco, Spagna

Dalla sezione “Come nasce un libro”, David Pintor (Spagna)

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ANDRÈ NEVESAndré Neves, Brasile

PALOMA VALDIVIAPaloma Valdivia, Cile

ISIDRO FERRERIsidro Ferrer, Spagna

Marco SomàMarco Somà, Italia

“Il pulcinetto del boschetto”, ill. Gabriel Pacheco http://www.kalandraka.com/fileadmin/images/books/dossiers/il-pulcinetto-del-boschetto-It_01.pdf

“I tre orsi”, ill. Miguel Tanco http://www.kalandraka.com/fileadmin/images/books/dossiers/I-tre-orsi-IT_01.pdf

“Racconti per bambini che si addormentano subito” ill. David Pintor http://www.kalandraka.com/fileadmin/images/books/dossiers/Racconti-per-bambini-It_01.pdf

“Amelia vuole un cane”, ill. André Neves http://www.kalandraka.com/fileadmin/images/books/dossiers/Amelia-IT_01.pdf

“Orecchie di farfalla”, ill. André Neves http://www.kalandraka.com/fileadmin/images/books/dossiers/Orecchie-di-farfalla-It_01.pdf

“Quelli di sopra e quelli di sotto”, ill. Paloma Valdivia http://www.kalandraka.it/PDF/Quelli_di_sopra_e_quelli_di_sotto.pdf

“La merla”, ill. Isidro Ferrer  http://www.kalandraka.com/fileadmin/images/books/dossiers/La-merla-IT_01.pdf

“La gallinella rossa”, Marco Somà http://www.kalandraka.com/fileadmin/images/books/dossiers/La-gallinella-rossa-It_01.pdf

Gli autori per KLK a Sàrmede. A partire da Gabriel Pacheco, ospite d’onore

 A Sàrmede inizia la 31esima edizione di  “Le immagini della fantasia”, la mostra che ospita 30 illustratori del panorama internazionale proponendo “espressioni artistiche di spicco per innovazione estetica e ricchezza narrativa”. La mostra sarà esposta a La Casa della Fantasia dal 27 ottobre 2013 al 19 gennaio 2014 e poi viaggerà per diffondere senza sosta la letteratura e l’illustrazione per bambini.  “Le immagini della fantasia” è occasione di eventi, laboratori e la creazione di un libro. Un excursus degli ospiti che hanno pubblicato per Kalandraka. 

Quest’anno l’ospite di onore di Sarmede è il messicano Gabriel Pacheco autore delle immagini di uno dei primi albi del catalogo italiano di Kalandraka “Il pulcinetto del boschetto”.

Tra gli autori in mostra: Marco Somà, per KLK ha illustrato “La gallinella rossa” e dal Cile Paloma Valdivia autrice di “Quelli di sopra e quelli di sotto”, Isidro Ferrer che ha disegnato “La merla”. Incontro laboratorio con Arianna Papini domenica 27 ottobre alle ore 11 su “È una parola”, i cui protagonisti animali popoleranno la Stanza della Lettura in morbide figure realizzate dalla stessa autrice.

David Pintor sarà protagonista con alcuni suoi lavori di “Come nasce un libro”.

Il libro che sarà pubblicato quest’anno è “Fiabe e leggende dal Messico” illustrato tra gli altri da André Neves autore delle immagini di uno degli albi più popolari del nostro catalogo “Orecchie di farfalla”, con testo di Luisa Aguilar,  e di “Amelia vuole un cane” , testo Tim Bowley. Accanto a lui anche Miguel Tanco che ha firmato i disegni de “I tre orsi”.

Cercheremo di tenere aggiornato il blog nel periodo della mostra anche con qualche sorpresa.

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“Oh, com’è bella Panama!” su Andersen, 10/2013

“Oh, com’è bella Panama!” su Andersen, ottobre 2013, recensione di Walter Fochesato.

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“Racconti per bambini che si addormentano subito” su “Lettura candita””

Recensione di Carla Ghisalberti che scrive:

ACCORRETE TUTTI! Un altro bel libro sugli scaffali delle librerie. Kalandraka Italia continua a sfornare libri gustosi! E non finisce qui…
Noi di Lettura candita ci lecchiamo i baffi e le dita…

E ancora:  ridere mette in movimento le endorfine e si ossigena meglio il sangue…Racconti brevi per mettere di buon umore il lettore. Questo è il nuovo libro uscito per Kalandraka Italia  Ricette per conquistare i taglialegna, orologi da polso a costo zero…

lunedì 14 ottobre 2013

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)

 

SVEGLIA, SI LEGGE!
Racconti per bambini che si addormentano subito, Pinto&Chinto
Kalandraka 2013
 
 
NARRATIVA PER PICCOLI (ai 4 anni)
 
“Allora Emma, con la penna blu, si dipinse un orologio sul polso destro. Prima disegnò il quadrante, poi il cinturino e alla fine le lancette. L’orologio dipinto di Emma segnava le dieci e un quarto. L’orologio dipinto di Emma era molto bello. Quando lo guardò, dopo cinque minuti, segnava le dieci e venti.”
 
 
Degno del miglior Cortazar o del miglior Rodari, questo è il mio preferito fra i ventotto racconti per bambini che si addormentano subito.
Mai più lunghe di una pagina a stampa, si avvicendano storie dell’assurdo: una più carina dell’altra. Dalla signora con la vestaglia azzurra e i bigodini in testa che, grazie a un bell’urlo, si fa annaffiare i gerani dai pompieri accorsi, fino ad arrivare al fiume che deve chiedere informazioni a destra e a manca per sapere dove è il mare (ed è per questo che il suo percorso è così tortuoso…)
Se lo scopo prefissosi dagli autori, al secolo Carlos Lópes alla scrittura e David Pintor ai disegni, è quello di far addormentare i bambini la sera, dopo avergli letto uno o due di questi brevi racconti, hanno proprio sbagliato genere. I bambini rideranno a crepapelle e il sonno gli passerà all’istante.
Perché questi sono racconti che svegliano, altro che addormentare! Pieni di colpi di scena, come quello del pescatore sul lago che pesca l’ennesima scarpa che ributta prontamente in acqua: ancora una volta il travestimento del pesce scarpa ha funzionato! O ancora quello del bambino che, spaventato, urla alla mamma che c’è un mostro sotto il suo letto, salvo poi scoprire che il bambino in questione è un mostro egli stesso in una famiglia di mostri e che il mostro che lo atterrisce altri non è che suo fratello: fenomenologia di un letto a castello!
Accanto alla risata di gusto si alterna il sorriso intenerito a sentire la storia d’amore di una sirena e un uomo, i quali, per amore, barattano la loro condizione per poter diventare come il loro amato: l’uomo diventa sireno e la sirena si trasforma in donna, ma l’amore trionferà in un battito d’ali…
E di amore si parla anche nella storia della strega e del taglialegna che la trova bruttina e di lei non ne vuol sapere. Fallimentare per lei ogni filtro d’amore, molto più efficaci le costolette di maiale insaporite con timo, alloro e prezzemolo che al taglialegna lo hanno ‘stregato’.
 
In Racconti per bambini (che si addormentano subito) i due autori galiziani, nei loro rispettivi linguaggi espressivi, sono in perfetta armonia. Due firme importanti dell’umorismo politico in Spagna da vent’anni, sono ormai una coppia collaudata. Leggendo le storie e guardando le illustrazioni pare di cogliere lo stesso genere di lettura del mondo, così surreale e grottesca, sempre sulla sottile linea di confine che c’è tra ciò che è reale e ciò che solo l’immaginazione può vedere. Un continuo saltellare tra normalità e stranezza, tra consuetudine e straordinarietà, i bambini si trovano a proprio agio, sono ‘nel loro’, come si dice. 
Ed è per questo che ho già la certezza in tasca che questo libro ai ragazzini piacerà parecchio.
Per quel che mi riguarda, io sono attratta irrimediabilmente dal genere del racconto e altrettanto irrimediabilmente lo sono dalle storie dell’assurdo. Questo è proprio il libro adatto a me. E, sebbene al momento io non abbia sottomano bambini a cui leggerlo la sera prima di ‘non’ andare dormire, sono certa che lo leggerò ad altri bambini, molti altri bambini, magari di pomeriggio!
Fatelo anche voi, mattina pomeriggio e sera, ridere mette in movimento le endorfine e si ossigena meglio il sangue
 
Carla

 

“Oh, com’è bella Panama!” su Zebuk

 

Oh, com’è bella Panama!, Janosch

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C’erano una volta un piccolo Orso

e una piccola Tigre,

vivevano laggiù, vicino al fiume.

Là dove si vede salire il fumo,

accanto al grosso albero.

Quando una storia tocca il cuore così, all’improvviso, quando tua figlia cinquenne si accorge dei significati che stanno dietro alle parole e alle immagini, quando le parole continuano a tornarti in mente mentre lavori… Beh, vuol dire che chi ha pensato e realizzato quella storia, ha davvero un gran talento. Quello dello scrittore per bambini non è un mestiere così facile, per farlo non basta mettere insieme due o tre parole che facciano rima, qualche disegnino colorato, un argomento ‘forte’: i bambini sono molto più furbi di noi adulti, che ci facciamo fregare da certi libretti leggeri, con sfumature e doppi sensi a buon mercato.

Loro cercano cose serie, importanti. Che facciano crescere.

Oh, com’è bella Panama! è la storia di due Amici che intraprendono un viaggio verso un paese di sogno, Panama, scoperto per caso grazie ad una cassetta di legno che galleggiava sul fiume. Profumata di banane, dove tutto è più bello, Panama è la meta ideale per i due giovani amici. E il loro viaggio è l’occasione per fare nuove scoperte e nuove esperienze, ancora una volta insieme.

Perché

Che bello – disse la piccola Tigre – avere un amico che sa costruire una capanna per ripararsi dalla pioggia. Così non si ha paura di niente.

Disegni ad acquerello, con tutti quei particolari così curati, che i nostri piccoli (e anch’io, ad esempio) amano di più, immagini dolci che ispirano serenità e fiducia. Un classico moderno, uscito per i tipi della casa editrice Kalandraka; un autore – Janosch, di cui parleremo per tutto il mese – che mi ha fatto letteralmente innamorare con le sue storie.

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Oh, com’è bella Panama!, Janosch – 2013, Kalandraka

Durante il loro viaggio il piccolo Orso e la piccola Tigre incontreranno tanti personaggi: ognuno di loro avrà qualcosa da insegnare ai due Amici. E – alla fine – il viaggio verso Panama avrà insegnato ai nostri piccoli molto di più di quello che possiamo credere. Ma soprattutto avrà insegnato a noi quanto sia facile divertirsi con poco e come sia possibile condividere un’avventura fantastica con i nostri figli che duri lo spazio di una lettura fatta insieme!

Potremmo parlare dei luoghi utopici, delle tendenze letterarie del periodo in cui è stato scritto questo libro (il 1978), del fatto che in questo libro si parli di “viaggi” intendendo in realtà quella meravigliosa avventura che è il crescere- Potremmo citare testi specializzati e chissà cos’altro. Oppure no: leggetelo, da soli e con i vostri figli. Sarà bello scoprire la tenerezza e la delicatezza delle immagini, le parole sincere, sarà bello ricordare quando erano i vostri genitori a leggervi queste storie semplici.

E sorriderete, così come abbiamo fatto noi.

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Oh, com’è bella Panama!, Janosch – 2013, Kalandraka

E il finale… oh, mica vorrete che vi sveliamo il finale, eh? :)

Giochiamo a…

Perché non ricostruire la storia di piccolo Orso e piccola Tigre, per continuare a giocare con loro anche quando la storia è terminata? bastano due pupazzi di stoffa, una pentolina, una paperella, un po’ di fantasia e qualche pezzetto di cartoncino colorato. Ci proviamo insieme?

Oggi ho imparato che

Non sempre occorrono oggetti costosi e meraviglie ultratecnologiche per divertirsi e far divertire/imparare i nostri bambini: a volte basta una vecchia cassetta di legno con una scritta e un buon profumo di banane per farci sognare luoghi magici e lontani… ;)

fonte: kalandraka

Oh, com’è bella Panama!
Janosch
Kalandraka, 2013, pagg. 52, € 15,00
ISBN: 978-88-95933-48-8

Link alla pagina di Zebuk: http://zebuk.it/2013/10/oh-come-bella-panama-janosch/

 

 

“È una parola” su GBABY di ottobre 2013

Fulvia Degl’Innocenti segnala “È una parola” di Arianna Papini sul mensile GBABY.    gbabyottobre

In libreria
L’essenza dell’amicizia attraverso poetiche
immagini di animali e un semplice commento.
Così, per comprendere che
amicizia è “sentirsi simili quando
siamo diversi” ci sono un coniglio
e un pesce con l’identico fiore
in… bocca. E per capire che
significhi “sentirsi più forti di
quel che siamo” c’è un topo
su un monociclo che regge
sulle zampe… un elefante! Arianna Papini,
È una parola
, Kalandraka, € 14,00.

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Una nuova festa dei lettori e dei libri per ragazzi,a Crema inizia Altre Storie

A Crema nasce Altre Storie, passioni civili e sentimenti sociali. La manifestazione organizzata dalla cooperativa Equilibri e dedicata ai giovani lettori avrà luogo dal 3 al 6 ottobre 2013 a Crema. Tra gli autori coinvolti c’è Arianna Papini, il libro edito da Kalandraka sul quale lavorerà è “È una parola”.

Ecco il programma completo:

PROGRAMMAALTRESTORIEweb[1]

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“Oh, com’è bella Panama!” su Libri e Marmellata 1/10/2013

“Oh, com’è bella Panama!” di Janosch, Kalandraka

panamacopCi sono, a volte, dei piccoli libri, che hanno il profumo della tenerezza.
Tanto che viene voglia di leggerli sussurrando quasi, a bimbi avvolti da coperte soffici, carezzandoli, certi di fare loro un bel dono che li accompagnerà nel sonno.

“Com’è bella Panama” è un delicatissimo albo che vede i suoi natali – tedeschi – nel lontano 1978 ad opera di Horst Eckert, in arte Janosh. Recentemente è stato pubblicato in Italia dalla casa editrice Kalandraka in una versione elegante e maneggevole che conserva intatto il sapore classico, tradizionale e l’irresistibile dolcezza.
Come le figure – morbidi, lievi e gentili acquerelli, miniati quanto basta da apparire accurati senza essere carichi – anche il testo risulta amabile e garbato, capace di narrare e, insieme, accompagnare lettore e personaggi nel loro percorso attraverso la storia.
Ne risulta un racconto dolce e partecipato, ingenuo e profondo allo stesso tempo, come solo i bambini – e le loro fantasie – sanno essere.

Le suggestioni del viaggio, del sogno e dell’immaginazione utopica vengono trattate assieme al tema – sempreverde e sempre importante nel mondo infantile – dell’amicizia.
Il libro riesce a valorizzare lo slancio verso l’ignoto e il coraggio di prendersene carico, vicino alla celebrazione e al richiamo alle cose semplici, alle gioie quotidiane.
Il tutto immerso in una natura accogliente e semplice, complice e benigna, che viene incontro alla vita e la sostiene, che si fa rifugio certo e caldo.

Tigre e Orso vivono insieme, certi del loro affetto e dell’aiuto reciproco.
In uno scenario bucolico ed essenziale – fatto di casa e fiume, prato e bosco – c’è chi pesca e chi raccoglie funghi, chi cucina e chi mangia di gusto.
Tutto pare perfetto e i due animali sembrano non desiderare alcuna aggiunta alla loro deliziosa felicità.

Fin quando, un giorno, Orso non trova una vecchia cassetta di frutta a galleggiare sull’acqua del fiume.
Il contenitore ha un profumo irresistibile – banane! – e la scritta sul dorso recita “Panama”.

panama2Così il soffice animale, inebriato dall’odore, si convince che Panama sia la terra dei suoi sogni, il luogo giusto, agognato, l’unico dove essere davvero beato e soddisfatto.
La compagna Tigre si lascia persuadere facilmente e così, tra una serie di incantevoli trovate – come quella del cartello indicatore appositamente costruito e puntato – i due amici partono all’avventura e alla ricerca di Panama.
Ma, come tutte le terre promesse, anche questa sa nascondersi bene e i nostri compagni, tra la dritta di un animale, il suggerimento di un altro e l’accoglienza di un terzo, finiscono per compiere il loro percorso, un po’ tortuoso e ben poco diritto, verso il raggiungimento dei loro desideri.

panama1E cosa importa se il lettore, sotto la guida attenta e bonaria dell’autore, si accorgerà ben presto dell’inghippo che la sorte riserva ai due esploratori?
Come in un cerchio magico – d’intenti e di strade – Tigre e Orso raggiungono davvero la loro Panama, quella ideale ma reale, immaginata ma concreta. E sarà semplice e familiare, ma con le migliorie che ogni viaggio, ed esperienza, posso portare.

Un albo che muove al sorriso, scalda il cuore e ha l’aurea delle verità piccole e preziose.
Pagine che danno valore a ciò che si sogna e a ciò che si ha, non negando l’uno a favore dell’altro, non svilendo i moti dell’anima a vantaggio dell’accettazione, né il reale a beneficio dell’ideale.
Tutto si integra e la crescita passa attraverso i desideri, anche quelli arditi e difficili da realizzare, e attraverso la capacità di apprezzare i propri averi, sia quelli concreti che quelli dell’anima, in un equilibrio di pulsione ed accoglienza che sarebbe davvero auspicabile riuscire a raggiungere.

Ma tra realtà e utopia c’è il cammino, e sono le esperienze che si compiono lungo la via, le persone che si incontrano, i luoghi che si vedono, che fanno sì che la prima si avvicini un pochino alla seconda, che la seconda si faccia meno lontana ed esotica.
Ed ecco che Panama diventa tanto bella perché è qui, e qui non è più solo qui perché un po’ almeno si è colorato di Panama.

Ancora, affettiva come una carezza, lungo tutto lo svolgersi della narrazione, l’amicizia tra Orso e Tigre emerge e riempie di tenerezza.
La collaborazione, l’accoglienza, la vicinanza, l’armonia, delle quali si tinge il rapporto tra i due costituiscono un bellissimo modello di unione, applicabile ad ogni legame umano, da quello tra amici a quello tra compagni di vita.

panama3Le incantevoli illustrazioni- ora a pagina piena, ora più piccine a dividere lo spazio con il testo – sposano perfettamente lo spirito del libro. Pacate, delicate, armoniose, bonarie ma non prive di una loro gioia e vivacità.
panama4Figure piacevolissime da osservare, che raccontano di una vegetazione campestre e lacustre verdeggiante e rigogliosa, di un mondo popolato da animali contadini, casette di mattoni dal tetto rosso e utensili rurali, distese di grano, frutti della terra, grandi soli che tramontano a ricordare il ritmo delle stagioni e la vita secondo natura.

Un cenno merita la scelta tipografica di riservare dimensioni e sfumature di nero diverse ai caratteri qualora essi compongano un dialogo, una narrazione o un intervento dell’autore. Piccoli dettagli, questi, che rendono la cura di un albo e lo impreziosiscono (ignoro se fosse un dettaglio presente anche nell’edizione originale).

(età consigliata: dai 4 anni)