Mercoledì 12 agosto, alla Biblioteca Canova di Firenze, si è svolta una lettura di Cari estinti da parte degli operatori della sezione Junior del posto. Il libro è stato scelto per un incontro attività di questa mattinata di quasi Ferragosto, periodo di viaggi. In effetti, il libro di Arianna Papini, ci fa letteralmente viaggiare nel tempo e nello spazio. Una bambina in partenza per le isole Galapagos, conosce già il geochelone e la sua storia e , con emozione, la condivide con gli altri partecipanti, mentre ne riascolta la poesia dalla voce degli operatori della sezione. È una delle presenze che animano le pagine di questo albo, capace di ridare vita a venti specie animali estinte per mano dell’uomo, che si raccontano con poesie, accompagnate da ritratti di ispirazione funebre, e interrogano con sottile ironia il lettore, inevitabilmente coinvolto in prima persona.
In copertina, il DODO, Raphus cucullatus; ottava poesia del libro
“Son geochelone, enorme tartaruga, vivevo bene nell’ isola di Pinta …” (si presenta: il GEOCHELONE, chelonodis abingdonii)
“Già fui cacciata dai compari di Colombo quando per mare le Americhe scoprì… ” (si presenta: la FOCA DEI CARAIBI, neomonachus tropicaliis)
dopo la lettura, i partecipanti si sono messi all’opera. Colori, piccoli pennelli, tappi di sughero a disposizione…
…ma i più piccoli hanno preferito le mani, senza mediazioni
al lavoro per realizzare la carta di identità di un animale estinto, scelto tra quelli del libro, oppure per pensarne uno a fantasia o, ancora, uno esistente e immaginare quali potrebbero essere le cause della sua estinzione, se non ce ne prendiamo cura..
Dopo circa due ore, ci siamo salutati. I partecipanti hanno messo i disegni ad asciugare, e ognuno è partito con proprio animale estinto nel cuore, in attesa del prossimo incontro.